MIRTO: il profumo di Sardegna 

È un sentore speciale, che spande il suo aroma arcaico in ogni stagione, una nota di cuore che evoca riti ancestrali mai dimenticati.

Dall’aroma inconfondibile, quasi eucaliptato e resinoso, l’elegante arbusto ama essere baciato dal sole di Sardegna; prediligendo il clima mite, esso resiste alla siccità e mal sopporta il gelo, propagandosi dal livello del mare sin quasi 500 metri di altitudine tra rocce, terreni ben sciolti, permeabili e dal substrato sabbioso con esposizioni assolate ed ariose. Ritto e dalla fitta e compatta chioma, il fusto del mirto ramifica sin dalla base, presenta una corteccia liscia e grigiastra a frattura longitudinale con rami opposti e ramuli angolosi (rossiccia per i rami giovani e a strisce fibrose in quelli adulti), capace di raggiungere anche i cinque metri di altezza.

Il suo aroma è una delle fragranze che caratterizzano la nostra macchia mediterranea e fa parte delle nostre memorie olfattive profonde, spesso legate alle vacanze estive dell’infanzia ed al mare.

Già nella mitologia greca il mirto era una pianta sacra nel culto di Afrodite.

In aromaterapia è usato come guaritore dell’anima: la sua fragranza infonde un senso di positività e di energia. 

E' per questa ragione che COSMERALDA ha voluto omaggiare questa pianta, regina della macchia mediterranea sarda, rendendola protagonista nella fragranza “SA MURTA”.

Presente nella Tenuta Casanoa, come madrina e padrona della campagna e della montagna, SA MURTA ci ispira con la sua particolare fragranza a continuare a creare, e a credere nelle proprietà di questa magnifica pianta sarda, che una volta che la lasci entrare nei tuoi sensi, rimane per sempre una compagna fedele.

Il Mirto rappresenta l’amore in tutte le sue forme, da quello coniugale a quello fraterno. Amica dello spirito, questa pianta veniva coltivata nei giardini dei monasteri. Il suo profumo crea armonia interiore, è particolarmente adatto ai periodi di cambiamento, quando si ha bisogno di chiarire le idee e pacificare l’animo. È simbolo della vitalità: anticamente si pensava che nel suo tronco scorresse la gioia, con i rami di Mirto si segnavano i bambini appena nati e il cuore degli sposi, per propiziare una vita ricca di amore.

Cenni storici e curiosità

Molte figure femminili della mitologia greca contengono all’interno del loro nome la radice della parola Mirto: Myrtò, Myrine, Myrtilla, Myrsyne. Anche in altre culture antiche ritroviamo la stessa associazione al femminile: presso i Romani Afrodite, presso gli Etruschi la divinità Turan. Simbolo di vitalità, amore, purezza e ricchezza di affetti, questa pianta veniva utilizzata per cingere il capo degli sposi durante i riti nunziali, tanto da guadagnarsi il nome di Myrtus Coniugalis. 

Diffusa in tutta l’area mediterranea, è consuetudine impiegare foglie e bacche di mirto in cucina sia per insaporire preparazioni di terra che di mare, ma è sempre in Sardegna che il mirto incontra la gastronomia con tipicità e particolare perizia.

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